Al nostro primo effettivo incontro della scuola di formazione #ResPublica si è tratto della cultura e delle politiche giovanili con Chiara Bonfanti, ex assessore alla cultura e ai beni culturali della provincia di Lecco e attualmente consigliere del parco Adda nord con delega alla cultura, e Andrea Catania, assessore alle politiche giovanili per il comune di Cinisello Balsamo.

 

Andrea Catania ha presentato dettagliatamente il centro Pertini, la biblioteca comunale di Cinisello balsamo che si estende su un ampio spazio (5000mq su 4 piani) e oltre a comprendere l’aula studio, la sala ragazzi e centro multimediale, si trovano anche 3 aule per laboratori e corsi, un auditorium, una sala incontri e l’ufficio cultura e attività organizzate dalle politiche giovanili del comune. Nonostante non sia facile di questi tempi lasciare spazio alla cultura per le amministrazioni comunali che spesso hanno pochi fondi da dedicare a certe iniziative, il Pertini è un esempio di fare cultura che guarda al futuro. L’idea del Pertini deriva da un tentativo di fare cultura sfidando l’innovazione e il territorio, infatti non può essere definita come una semplice biblioteca, ma offre iniziative che sono sentite dai giovani, per questo è definita come piazza del sapere perché vuole essere un punto di incontro. I costi della gestione del centro sono principalmente legati al personale che lavora nel centro per tenerlo aperto al pubblico.

 

Per poter realizzare progetti culturali e per i giovani bisogna tenere conto della storia del territorio che deve essere interpretata come motore del cambiamento e non come un ostacolo; è importante favorire la contaminazione tra funzioni culturali diverse e dare spazio a diverse idee e progetti. Le associazioni culturali presenti sul territorio sono una risorsa ma vanno aiutate a crescere e a riqualificarsi, quindi serve che ci sia un rapporto con le amministrazioni comunali. Fare rete tra comuni può essere un elemento di successo per realizzare iniziative e progetti che altrimenti non sarebbero sostenibili da un solo comune.

 

Chiara ci ha fornito alcune risposte per quanto riguarda la difficoltà delle amministrazioni comunali nel trattare e nel parlare di cultura, come si potrebbe creare una collaborazione duratura tra i giovani e il proprio comune e infine quando affidarsi a enti esterni per la promozione del patrimonio storico-culturale.

 

Oltre al fatto che spesso si parla di altre questioni nelle amministrazioni comunali, in certi casi la questione della cultura viene meno perché non ci sono proposte che vengono realmente sostenute; spesso la mancanza di fondi e soldi non è la sola causa per l’assenza di iniziative culturali, infatti se alla base non ci sono idee da cui si può partire per promuovere la cultura risulta difficile pensare di realizzare. Un altro aspetto fondamentale nella realizzazione dei progetti deve essere la continuità nella gestione delle iniziative per portarle a compimento. Infatti in certi casi quando cambiano le amministrazioni comunali, i progetti di quelle precedenti vengono sospesi e sostituiti da altri. Non capita spesso che ci sia spazio per i giovani nei comuni, forse il contributo di questi potrebbe aumentare l’interesse di molti per le iniziative e essere d’aiuto al comune per realizzarle, si potrebbe creare una collaborazione reciproca.

 

Il giusto equilibrio che deve esserci tra enti esterni e privati dipende dalle varie casistiche. Se il comune è interessato a usufruire di uno spazio privato per particolari eventi, il proprietario può essere interessato a trattare un accordo per darlo a disposizione del comune per iniziative che coinvolgono un pubblico più o meno grande. Se invece il comune dispone di spazi che non è in grado di gestire autonomamente, allora può chiedere l’intervento di un ente privato con cui stabilisce un’intesa a riguardo; alla base deve essere sempre l’esistenza di un progetto da realizzare, se non esiste è improbabile poter dare forma a delle iniziative.

 

Questa serata ha visto anche la partecipazione di molte persone giovani interessate al proprio territorio a cui vorrebbero dare un più di valore arricchendolo con eventi e idee che possono coinvolgere molti loro coetanei. Tutti i consigli e le esperienze dei nostri relatori sono stati utili informazioni da cui prendere spunto e pensare che con un po’di spirito di iniziativa e progetti concreati è possibile realizzare momenti culturali e non solo di condivisione.

 

Chiara Consonni
GD Merate

 

 

 

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