Merate, 31/05/17

Dopo la conferenza avvenuta lunedì 29 maggio 2017 nella Sala Civica “Fratelli Cernuschi” di Merate che ha avuto come relatore il dott. Miedico, medico radiato dall’Ordine dei Medici il 24 maggio scorso, ci sentiamo in dovere intervenire.

Crediamo, innanzitutto, che un’associazione come quella di Punto Rosso, che si prefigge di “diffondere i saperi universali” e si definisce un’associazione culturale, abbia l’obbligo di perseguire il rigore scientifico. Esso è l’unico principio oggettivo e plausibile per la risoluzione tra visioni contrapposte su un tema come questo.
Per non dimenticare che in un dibattito serio e che si propone come domanda: Vaccini obbligo o scelta? Avremmo voluto vedere le due campane parimenti rappresentate. Per un semplice fatto di onestà intellettuale.

 

Siamo pienamente convinti che il rigore scientifico sia l’approccio migliore per affrontare l’argomento della sanità. Tant’è che è necessario ed indispensabile che un operatore sanitario, come il medico, fondi la sua conoscenza e il suo lavoro sulla lettura e l’apprendimento della letteratura scientifica. L’empirismo e l’esperienza non sono sufficienti. Come abbiamo visto per il caso “Stamina”, il cui creatore è stato arrestato per truffa.

 

Il percorso alla conoscenza approfondita delle questioni non è mai facile e immediato. Semplificarlo e renderlo direttamente fruibile porta con sé il rischio di perdere dei pezzi e, ancora peggio, di creare disinformazione. La quale crea un circolo vizioso per cui è più credibile una persona, che racconta in maniera comprensibilissima ai più la sua esperienza, rispetto ad un’intera comunità scientifica, che fonda il suo lavoro su studi secolari che sono maggiormente complessi e, quindi, sconosciuti ai più.
Abbiamo verificato che la letteratura è a favore dei vaccini. Suggeriamo di cercare con un qualsiasi motore di ricerca internet il portale “PubMed”, rivolgendoci a tutti i cittadini che vogliano consultare degli studi di persona. Inoltre, confermiamo che non vi è alcun nesso scientifico, logico e consequenziale tra vaccino e autismo: è una bufala. A supporto di questo riportiamo le parole della Fondazione Italiana per l’Autismo: “Non esiste nessuna ricerca scientifica al mondo che possa provare che le vaccinazioni siano causa del forte aumento dei casi di autismo verificato in molti Paesi. La vaccinazione trivalente, contro rosolia, morbillo e parotite, quella maggiormente contestata dai ciarlatani e invece fortemente consigliata dal Ministero della salute, è un fattore di riduzione dei futuri casi di autismo e di sordità.”
Osserviamo con molta preoccupazione che le istituzioni politiche non sono le sole ad aver perso la fiducia di una parte della popolazione, in questi tempi di diffidenza e “cultura della dietrologia”. Ma che per la prima volta è venuta a mancare anche la fiducia nelle istituzioni sanitarie e, più in generale, in quelle scientifiche. Perché vi è una tendenza nel vedere qualunque istituzione, formale o informale che sia, come un nemico. Difatti, il pensiero che i vaccini sarebbero l’interesse di poche aziende e non della popolazione ne è un esempio.

 

Per tutto ciò, ci discostiamo e ci discosteremo sempre da attività o da azioni che spingono all’irrazionalità il cittadino. Anzi, condanniamo come pericoloso questo atteggiamento, perché risulta fuorviante per la nostra comunità ed ha come unica conseguenza quella di creare dissidi sociali, discrepanze culturali e divisioni inutili. Per di più, su temi che fino a poco fa erano concepiti come capisaldi e valori fondanti della nostra società. Ed è per questo motivo che ora la politica si ritrova a dover dare risposte, come l’obbligatorietà dei vaccini, e a trovare soluzioni a problemi che prima non solo non esistevano, ma erano basi inattaccabili della civiltà. Questo oscurantismo deve fare paura e deve farci paura!

 

Infine, ci dispiace vedere che un evento come questo abbia potuto usufruire di uno spazio pubblico della Città di Merate. Per questo, annunciamo il nostro impegno per creare occasioni in cui sia possibile approfondire come si deve queste grandi tematiche.

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